Lo scorso 26 giugno l’Agenzia Europea dell'Ambiente (AEA) ha pubblicato un rapporto dedicato all’energia rinnovabile e all’elettrificazione. Secondo questo studio, l’aumento delle fonti di energia elettrica rinnovabile in tutta l’UE potrebbe portare a numerosi benefici, tra cui la riduzione dei costi di produzione, il miglioramento dell’indipendenza energetica e il sostegno alla transizione verso un’industria pulita.
Allo stesso tempo, il rapporto sottolinea l’urgenza di accelerare l’elettrificazione in settori chiave come il riscaldamento, i trasporti e l’industria, per garantire un futuro competitivo e sostenibile all’Europa.
Il 28 maggio, la Commissione Europea ha valutato positivamente l’aggiornamento dei Piani Nazionali per l’Energia e il Clima (PNEC) degli Stati membri dell’UE, constatando progressi significativi verso gli obiettivi climatici ed energetici al 2030. Grazie alle modifiche apportate dopo le raccomandazioni del dicembre 2023, l’UE si avvicina a una riduzione del 55% delle emissioni di gas serra rispetto al 1990 e al raggiungimento di una quota del 42,5% di energia rinnovabile.
Se le misure previste saranno pienamente attuate, l’UE potrebbe raggiungere una riduzione del 54% delle emissioni entro il 2030. La Commissione evidenzia che, anche nel contesto geopolitico attuale, l’UE resta determinata nella transizione verso l’energia pulita, rafforzando la competitività industriale e la dimensione sociale.
La valutazione fornisce una base per definire le tappe future verso la neutralità climatica al 2050. La fase successiva richiederà il passaggio dai piani all’attuazione concreta, con fondi pubblici e privati e un forte coordinamento a livello europeo.
Il pacchetto pubblicato comprende una valutazione a livello dell'UE e un documento di lavoro dei servizi della Commissione, con la valutazione individuale di 23 piani nazionali e linee guida per facilitarne l'attuazione.
Dal 28 aprile al 9 maggio 2025 si sono svolte a Ginevra, presso il Centro Internazionale delle Conferenze (CICG), le COP delle Convenzioni di Basilea, Rotterdam e Stoccolma (BRS). I rappresentanti di 180 Paesi hanno adottato decisioni rilevanti per la gestione sostenibile di sostanze chimiche e rifiuti, con impatti su salute, ambiente, clima e biodiversità.
Durante il segmento ministeriale si è ribadita la volontà politica di: eliminare gli inquinanti organici persistenti (POP); allineare la gestione delle sostanze chimiche e dei rifiuti agli obiettivi climatici e di biodiversità; rafforzamento dei quadri giuridici strumenti normativi come la responsabilità estesa del produttore; promuovere finanziamenti innovativi (inclusi fondi misti) e cooperazione tecnica; integrare tracciabilità digitale e sostegno agli Stati per l’attuazione.